BULLDOG
Bulldog Inglese
The Original Bulldog Club
Bulldog Inglese, Riproduzione Bulldog, Accoppiamento Bulldog, Cuccioli Bulldog, Razze Canine, Cani, Ovulazione Bulldog, Fertilità Bulldog
Bulldog Inglese
Ovulation induction in anestrous bitches by pulsatile administration of gonadotropin-releasing hormone
Preliminary studies in anestrous Beagle bitches demonstrated that a single injection of gonadotropin-releasing hormone (150 micrograms) produced a rapid, physiological rise in serum estradiol lasting 1-3 days while progesterone remained below 1 ng/ml, whereas serial injections of FSH rapidly produced greater elevations in estradiol and a rapid rise in progesterone over 2 ng/ml. Consequently, attempts to induce fertile ovulation by means of pulsatile intravenous administration of GnRH (1 pulse/1.5 hours for 6-12 days; 0.04-0.43 micrograms/kg body weight/pulse) were conducted in eight anestrous bitches. Willingness to mate, serum progesterone levels and results of mating were monitored. In six of the eight bitches, vulval and vaginal signs of proestrus occurred by Day 2-4 after initiation of treatment (Day 0); but, two bitches showed negligible responses. In five of the six bitches in which proestrus was induced, behavioral (n = 4) and vaginal (n = 5) correlates of early estrus occurred by Day 5-7 of treatment and breedings occurred over a period of 4-12 days. Following onset of estrus, four of the five bitches had increases in serum progesterone levels between Days 14 and 18 after initiation of treatment (and 4-11 days after cessation of treatment); three of them became pregnant and whelped normal litters (ranging from 9 to 11 pups). The fifth bitch did not have elevated progesterone during the induced estrus, and upon return to estrus one month later was successfully bred and whelped a normal litter of 10 pups.(ABSTRACT TRUNCATED AT 250 WORDS)
Vanderlip SL, Wing AE, Felt P, Linkie D, Rivier J, Concannon PW, Lasley BL.
Office of Veterinary Services, University of California at San Diego, La Jolla 92093.
Parassiti
I parassiti sono organismi che vivono all'interno (endoparassiti) o su (ectoparassiti) un altro organismo vivente (ospite). Il parassita ottiene nutrimento e/o rifugio dal proprio ospite e non contribuisce al benessere di questo; al contrario i parassiti mettono spesso a repentaglio la salute del loro ospite: la loro azione va dalla lieve irritazione alla debilitazione cronica o, addirittura, alla morte. I parassiti degli animali domestici comprendono microparassiti (virus, batteri, protozoi, funghi) e macroparassiti (nematodi, cestodi, distomi [vermi]; insetti ed acari). [Enciclopedia Oxford di Veterinaria - Franco Muzzio editore, Padova 1992] Il parassita e' un organismo che vive a spese di un altro (ospite) danneggiandolo. L'ospite intermedio e' quando ospita una o piu' fasi larvali del parassita. L'ospite definitivo e' quando viene parassitata la fase adulta ed e' in grado di riprodursi sessualmente. Nell'ospite completo puo' avvenire tutto il ciclo del parassita. L'ospite paratenico e' quando un parassita penetrando accidentalmente all'interno di un ospite puo' sopravvivere senza subire sviluppo. Il vettore biologico e' un organismo invertebrato capace di veicolare il parassita e fargli compiere parte del suo ciclo biologico. Il vettore meccanico veicola il parassita senza compiere cicli biologici.
Bulldog Inglese
Displasia dell' Anca
Displasia dell'anca, dal greco dys (anormale) e plassein (formale), è un'anomalia dello sviluppo dell'articolazione coxo-femorale del cane, patologia multifattoriale oltre che condizionata da fattori genetici, la testa ed il collo del femore con l’acetabolo risultano, singolarmente o nel complesso, più o meno deformati. Definita patologia rara nel 1930, oggi affligge la maggior parte delle razze canine. Non è una malattia congenita, bensì genetica, e ciò significa che un genitore displasico può dare figli perfettamente sani o viceversa. I soggetti nascono perfettamente normali (a differenza dell'uomo, dove la malattia viene diagnosticata già allo stadio fetale) e, verso i quattro mesi di età, si può individuare una certa lassità legamentosa. Dai sei ai dieci mesi possono insorgere alcuni sintomi, quali zoppia dopo il lavoro e debolezza sul treno posteriore. Dopo i sei mesi inizia un processo di artrite progressiva, che dura circa fino ai diciotto mesi, sino a stabilizzarsi. In alcuni casi è proprio dopo l'anno di vita che si notano sintomi di displasia, senza alcuna manifestazione antecedente.Il periodo critico nello sviluppo dell'articolazione coxo-femorale del cane è dalla nascita sino ai 2 mesi d'età; il tessuto osseo non si è ancora completamente formato a partire dal midollo cartilagineo, muscoli e nervi non sono ancora completamente sviluppati ed i tessuti molli dell'anca, ancora plastici, possono essere oltremodo sollecitati. Ne deriva un'instabilità articolare con perdita della congruità fra acetabolo e testa del femore, sublussazione della testa del femore, erosione della cartilagine articolare, ispessimento della sinoviale, comparsa di formazione esofitiche, rimodellamento osseo ed artrosi nelle fasi più avanzate della displasia dell'anca. La perdita di coesione della cartilagine con la superficie articolare può avvenire già dai 60 giorni d'età; la lassità articolare conduce ad una dislocazione cranio-dorsale della testa femorale con un conseguente maggior carico sulla porzione mediale della testa e sul margine cranio- mediale dell'acetabolo. Questa pressione anormale, in un cucciolo di 1-2 mesi e già pesante, determina un ritardo nello sviluppo normale dell'acetabolo, con arrotondamento dei margini. Le superfici articolari vanno incontro a sclerosi nel tentativo di stabilizzare l'anca; si verificano inoltre un ispessimento del collo del femore con formazione di osteocondrofiti e di cisti ossee subcondrali. L'insorgenza e la manifestazione della patologia è estremamente soggettiva. Di frequente si osserva riluttanza del soggetto al movimento a causa della dolenzia dell'anca. La corsa assume la classica andatura da lepre, con ridotta escursione articolare, difficoltà del soggetto a cambiare posizione a terra, a rialzarsi, ed accusa dolore alla manipolazione articolare coxo-femorale. Alcuni soggetti possono manifestare variazioni inaspettate del carattere, da cani equilibrati, socievoli ed inclini al gioco in soggetti aggressivi e mordaci. Una leggera zoppia può degenerare in modo tale da impedire al soggetto la posizione quadrupedale. Con l'avanzare dell'età aumentano le manifestazioni dei segni clinici. La maggior parte dei cani portatori di displasia, dopo aver portato a termine la prima fase di sviluppo anomalo dell'anca, cammina e corre senza difficoltà e senza evidenti segni di dolore fino agli 11-15 mesi d'età, periodo durante il quale il dolore appare unicamente dopo intensa attività e si rendono palesi le alterazioni dell'andatura. Nei cani adulti il dolore è associato a fenomeni artrosici; si nota tendenza a stare seduto, masse muscolari atrofiche, rigidità nell'andatura, accorciamento del passo, segni che da intermittenti divengono costanti dopo 3-4 anni.L'artrite altro non è che la risposta al processo infiammatorio causato dalla lassità a livello acetabulare. In seguito, possono divenire evidenti segni di reazioni proliferative sulla rima dorsale dell'acetabolo. Il meccanismo specifico, causa della displasia, non è noto, Come già detto precedentemente, figli sani di genitori displasici, e viceversa, sono casi frequenti; pertanto, il controllo di tale patologia è estremamente frustrante. L'alimentazione non bilanciata può forse essere un'aggravante, ma non ne determina certamente l'insorgenza. Cuccioli che crescono troppo, rispetto al loro standard sono più predisposti di altri. Carenze minerali e vitaminiche non sono poi da sottovalutare; tuttavia, pare che sia più importante controllare l'alimentazione del riproduttore che del figlio, al fine di prevenire tale problema. Gli accertamenti radiografici attualmente rappresentano l'unica metodica diagnostica universalmente accettata per la displasia dell'anca. Le modificazioni radiologiche variano da una sublussazione della testa del femore fino a gravi artropatie degenerative con evidenti alterazioni della conformazione della testa del femore e dell'acetabolo. Non esiste terapia medica o chirurgica che ristabilisca appieno la normale funzionalità di un'anca displasica. Esistono una serie di misure da adottare in grado di alleviare il dolore nei cani affetti da displasia dell'anca, i quali possono così condurre una vita abbastanza normale; evitare il soggiorno in ambienti freddi o umidi, osservare periodi adeguati di riposo alternati ad attività giornaliera controllata, controllo del peso corporeo, uso di farmaci antidolorifici ed atti a ridurre l'infiammazione associata all'artrite degenerativa. Le procedure chirurgiche capaci di migliorare la qualità della vita dei pazienti; tripla osteotomia pelvica, osteotomia di testa e collo del femore, miectomia del muscolo pettineo, osteotomia intertrocanterica, sostituzione completa dell'anca, restituiscono risultati che variano in rapporto all'attività del soggetto ed allo stadio dell'artrosi secondaria che si sviluppa nel tempo. Altri trattamenti prevedono la limitazione dell'apporto energico e di calcio nella dieta per garantire uno sviluppo più lento dello scheletro che proceda di pari passo con lo sviluppo muscolare. Tale patologia articolare riconosce sia cause multifattoriali, genetiche che ambientali; vale a dire alimentazione , stress fisici, metodi di allevamento ecc. Alcune razze canine sono maggiormente predisposte di altre ad essere colpite dalla displasia dell’anca. Nella razza Bulldog Inglese, accurati studi clinici hanno stabilito che in questa razza è comune ritrovare una displasia medio-grave delle anche senza che ciò comprometta la normale vita del soggetto. Risulta importante che la diagnosi di displasia sia effettuata fra l’ottavo e il nono mese di vita del cucciolo, anche se una diagnosi definitiva non può essere fatta prima dei dodici mesi. La diagnosi precoce ci permette infatti di intervenire tempestivamente attraverso terapia medica e ambientale, in grado di migliorare e/o risolvere le alterazioni articolari e quindi impedire la formazione di successiva artrosi. La diagnosi viene effettuata tramite una accurata visita ortopedica e una indagine radiografica della articolazione dell'anca
Bulldog:
Malattie Cani
affezioni oculari
-congiuntivite (infiammazione della congiuntiva di tipo allergico o generale9
-cheratite (infiammazione della cornea)
-entropion (ripiegamento di una palpebra verso l’occhio, con conseguente infiammazione della cornea)
-ectropion (ripiegamento di una palpebra verso l’esterno, con conseguente congiuntivite, dato il diretto contatto della congiuntiva con l’aria)
-cheratite (infiammazione della cornea) infezioni delle orecchie
-otite
-rogna auricolare affezioni delle gengive e dei denti -carie dentaria (con conseguente pulpite e distruzione della corona)
-ascesso
-piorrea (infezione generalizzata della bocca) affezioni della pelle
-seborrea (eccesso di sebo sulla pelle con conseguente desquamazione della pelle)
-dermatite seborroica (macchie nerastre e senza pelo sulla pelle)
-allergie (sia respiratorie, sia alimentari)
-piodermite delle pieghe (soprattutto per i cani con muso schiacciato, con pieghe non ben aerate, che di conseguenza raccolgono tutte le impurità)
Colpo di Calore
Ogni Bulldog Inglese è una vittima potenziale del colpo di calore, il sistema respiratorio mette il bulldog a forte rischio in questa grave patologia.Vie aeree più corte significa minore possibilità di raffreddare l'aria che il bulldog introduce nel proprio corpo. I bulldog inglese non traspirano. Solo il 2% (le zampe) del loro corpo è coperto da ghiandole sudoripare.Il loro solo mezzo di ridurre l'accumulo di calore nel corpo è di ansimare. Tutti i possessori di un bulldog devono sapere che molte volte il caldo,la privazione di acqua, l'eccessiva umidità,,la mancanza di acclimatamento, l'esercizio,l'obesità e i problemi cardiovascolari possono essere fatali per il bulldog.
SINTOMI DEL COLPO DI CALORE NEL BULLDOG
Il bulldog inizia ad ansimare con affanno Il ritmo cardiaco è accelerato Il bulldog inizia a "ruggire"-Il suono è simile al respiro di un grave asmatico Inizia ad apparire stanco e stressato La lingua del Bulldog è floscia e molto arrossata La pelle all'interno dell'orecchio del bulldog diventa rossa Le membrane mucose del Bulldog sono congeste e rosse La temperatura del corpo del bulldog aumenta(temperatura normale 38.6),superando i 41°C Ipersalivazione Potrebbe esserci diarrea o vomito Il bulldog è sotto shock le membrane mucose e le labbra del bulldog diventano grigie Le vie aeree si gonfiano e la gola si riempie di schiuma o bava bianca Il bulldog diventa rapidamente esausto Potrebbe morire
COME PREVENIRE IL COLPO DI CALORE
Fare molta attenzione nelle giornate caldo-umide con poca ventilazione. Fare moltissima attenzione al trasporto in automobile da aprile a settembre Mai lasciare il bulldog chiuso in macchina anche se il caldo è leggero. Ricordate che la temperatura all'interno di una macchina chiusa esposta all'azione diretta del sole può superare i 49°C in meno di 20 minuti anche quando la temperatura esterna è di soli 24°C. Non permettere al bulldog la permanenza sotto i raggi diretti del sole. Controllare quando gioca e determinare quando è ora di fermarlo Limitare la esposizione a una temperatura considerata leggermente calda Considerare la prossimità del bulldog al suolo surriscaldato soprattutto se è asfalto o cemento Non permettere al bulldog di permanere all'aperto durante le giornate assolate Quando fa caldo non eseguire esercizi o lunghe passeggiate e tenere il bulldog in casa durante la parte centrale della giornata Avere sempre a disposizione acqua fresca in abbondanza per dissetarlo e se necessario per bagnarlo Utilizzare in casa condizionatori di aria e ventilatori. Se non c'è il condizionatore di aria in un giorno caldo possiamo riempire una vasca per 1/3 di acqua e lasciamo che il bulldog si riposi in essa oppure stendiamo il bulldog su una borsa di ghiaccio in un pavimento a piastrelle, chiudiamo le tapparelle e le finestre , prendiamo un ventilatore e lo puntiamo su qualche secchio di ghiaccio.
COME COMPORTARSI COL COLPO DI CALORE
Il colpo di calore è un urgenza,il bulldog va raffreddato il più rapidamente possibile e non c'è tempo per aspettare il trattamento veterinario. Interpellare il veterinario telefonicamente. Il bulldog va lasciato sdraiato finchè non ha superato il malessere, Se proprio necessario mettere un asciugamano freddo e bagnato sotto il bulldog per il viaggio.
ABBASSARE LA TEMPERATURA CORPOREA:
sempre assicurati di avere ghiaccio e acqua a disposizione durante la stagione estiva. Versare acqua fresca sul bulldog, applicare il ghiaccio intorno alla testa , sotto la coda intorno al retto, sull'inguine sopra le arterie inguinali e sotto le ascelle.Il ghiaccio è avvolto in un panno e non a contatto diretto con la pelle. Portarlo in un luogo con l'aria condizionata e posizionarlo di fronte a un ventilatore per aumentare l'evaporazione dell'acqua e la dissipazione del calore,se non è possibile portarlo all'ombra e ventilare con un giornale Se possibile immergerlo in acqua fresca,non troppo fredda o ghiacciata perchè la vasocostrizione periferica non permetterebbe una buona dissipazione del calore . Se no fare la doccia fredda col bulldog in braccio,facendo moltissima attenzione a che non vada acqua sul muso e quindi davanti alle narici. Strofina un pezzo di ghiaccio sulla sua lingua per 10 secondi,interrompi per 10 secondi, strofina e interrompi etc. Avvolgilo con asciugamani bagnati sostituendoli quando diventano caldi. Massaggiare il bulldog (migliorare la circolazione sanguigna aiuta il raffreddamento). Si può spargere dell'alcool sullo stomaco e sulle piante delle zampe per aumentare l'evaporazione. Utile puo essere un clistere di acqua fresca,che deve essere solo di alcuni gradi più bassa della temperatura corporea,ed effettuato da persona esperta Somministrare farmaci(iniezione di corticosteroidi per contrastare il collasso cardiocircolatorio e la tumefazione della gola) previo accordo con il veterinario, in mancanza possiamo utilizzare le bombolette spray a base di corticosteroidi degli asmatici. Controllare la temperatura che deve abbassarsi gradualmente,un abbassamento troppo rapido potrebbe avere gravi conseguenze. Per pulire le via aeree spruzza del succo di limone in gola, vi odierà, ma il succo di limone permetterà di espellere la bava o la schiuma e di schiarire la gola(se no usare una bibita al limone come il 7up). Non permettere di bere molta acqua perché potrebbe provocare il vomito o essere aspirata nei polmoni. Interrompere le procedure quando la temperatura rettale è scesa a 39°C. Quando il tuo bulldog sta meglio lascialo in un luogo tranquillo ma controllalo attentamente. Appena possibile é necessaria una visita di controllo dal veterinario in quanto il colpo di calore può lasciare gravi conseguenze a carico di diversi organi.
NOTA:
lo stress,nel bulldog, può provocare gli stessi sintomi del colpo di calore e va trattato nello stesso modo.
I Cani: principali Malattie e relative Cure
Centro veterinario alla Ressiga Dr. Roberto Mossi, 6512 Giubiasco 2
1. La malattia
La malattia è un’alterazione dello stato di salute che si manifesta con sintomi clinici.
La malattia può avere diverse cause
Degenerative (degenerazioni del tessuto epatico dovute ad invecchiamento, degenerazione delle cartilagini articolari).
Autoimmuni (anemia dovuta a formazione di anticorpi, alcune malattie renali)
Metaboliche (formazioni di calcoli)
Neoplastiche (tumori in genere)
Infettive (infezioni a carattere generale)
Tossiche (intossicazioni e avvelenamenti)
Durante questo corso porremo l’accento sulle malattie infettive, per la loro importanza in quanto frequenza e perché trasmissibili da un cane all’altro.
2. Le vaccinazioni
Il cucciolo appena nato è protetto contro alcune malattie infettive dagli anticorpi che ha ricevuto dalla madre durante la gravidanza, sarà quindi protetto per un certo periodo da anticorpi presenti nel latte della madre, ma dovrà sviluppare un sistema di difesa proprio. Vaccinando un cucciolo accelleriamo il processo di maturazione del sistema immunitario del cane riducendo il rischio di contagio. Il momento propizio per eseguire le vaccinazioni è evidentemente quando gli anticorpi materni stanno scomparendo dal corpo del cucciolo.(in genere ca. 2 mesi di età) in modo da non creare delle interferenze con gli anticorpi materni. La vaccinazione consiste nell’inoculare sottocute dei germi attenuati (meno pericolosi) che in genere causano la medesima malattia contro la quale si vuole proteggere l’animale. In questo modo il cane produce degli anticorpi e se dovesse trovarsi a contatto con il germe il suo sistema immunitario è pronto a combatterlo. Se il cucciolo o cane è vaccinato per la prima volta in vita sua la vaccinazione deve assolutamente venire ripetuta 3-4 settimane più tardi affinché la protezione sia sufficiente. In seguito il vaccino sarà ripetuto annualmente per avere una protezione ottimale.
Il cucciolo appena nata va anche sverminato, larve di parassiti possono essere trasportate dal sangue o latte materno. In generale in neonato sarà infestato da vermi del tipo ascaridi. Sono possibili infestazioni anche da protozoi (coccidi) nel caso le condizioni igieniche del canile o allevamento non siano delle migliori. Durante la crescita è consigliato eseguire un controllo periodico delle feci e sverminare il cane in caso di esito positivo dell’esame. Parassiti intestinali sottraggono nutrimento all’animale e indeboliscono il suo fisico rendendolo più vulnerabile a determinate malattie.
3. Alcune malattie specifiche
Le medicina veterinaria ha raggiunto negli ultimi anni uno sviluppo notevole avvicinandosi per certi versi alla medicina umana, non da ultimo per l’importanza che i nostri amici animali hanno assunto per l’uomo. Il cane ad esempio non è più solamente un animale da rendimento (lavoro, guardia ecc.) ma viene spesso e volentieri trattato come un membro della famiglia. È quindi comprensibile che lo vogliamo curare al meglio. Durante le poche ore a disposizione per trattare le malattie del cane è impossibile dare un quadro generale. Chi frequenta questo corso ha l’intenzione di avere a che fare con degli animali in futuro ed è per questo giusto che abbia un’infarinatura per quanto concerne alcune malattie dei cani. La frequenza con la quale si riscontrano determinate patologie negli animali è dipendente da diversi fattori: si avranno quindi delle malattie che dipendono anche dall’età del cane, altre che dipendono dal tipo di tenuta dell’animale ( solo, con altri cani, con altri animali), dal tipo di alimentazione, dalla razza ecc.
3.1.Cimurro
Nel caso del cimurro si tratta di un’infezione virale che colpisce cani e altri canidi. Il virus responsabile di questa malattie non è molto resistente nell’ambiente, il suo potere infettivo si esaurisce dopo alcuni giorni. L’infezione avviene per via orale o aerogena tramite virus che si trova in secreti ed escreti di animali affetti da questa malattia, un trasporto indiretto del virus con abiti ciotole ecc. è pure possibile. La sintomatologia di questa malattia è molto varia a dipendenza dell’età del cane affetto e se nello stesso tempo ci sino infezioni secondarie con altri virus (parvo ed esempio). In genere possono essere colpiti i diversi apparati in modo diverso, sintomi gastrointestinali seguiti da sintomi respiratori sono sempre sospetti per il cimurro. Forma gastrointestinale Vomito e diarrea Forma respiratoria Broncopolmonite e rinite purulenta Coinvolgimento oculare Uveite, degenerazione della retina, cheratite Forma cutanea Formazione di pustole specialmente sul ventre Forma nervosa In genere a seguito della forma respiratoria, con sintomi dati da encefalomielite (paresi, paralisi, atassia e disturbi psichici). Le diverse forme sotto cui si manifesta il cimurro possono confondere le idee e rendere la diagnosi della malattia particolarmente difficile in quanto i sintomi non sono specifici e possono portare ad essere confusi con quelli di altre patologie. La prognosi del cimurro è particolarmente scarsa nel caso di sintomi nervosi e respiratori gravi. La cura del cimurro pone non poche difficoltà ed è in genere sintomatica, esistono dei sieri specifici contenenti anticorpi che aiutano ad eliminare più velocemente il virus dal corpo dell’animale. Se il virus ha già raggiunto il sistema nervoso centrale la prognosi è infausta le possibilità di sopravvivenza dell’animale sono molto poche. La diagnosi è fatta tramite degli strisci(vagina, prepuzio, congiuntive e tonsille) e tramite immunofluorescenza. Come per tutti i mali la migliore cura è la prevenzione, la vaccinazione quindi di cani in giovane età (2 mesi). 3.2.Tracheobronchite infettiva
La tracheobronchite infettiva o anche tosse dei canili è causata primariamente da un’infezione virale seguita poi da infezioni batteriche secondarie. I germi invadono i tessuti del cavo oronasale causando in genere tonsilliti, tracheiti e bronchiti di diverso grado. Sintomi principali di questa malattia sono tosse secca e persistente, specialmente quando si esercita una leggera pressione sulla laringe e presenza di rigurgito o sputo di catarro che spesso è confuso con vomito. La mortalità della laringotracheite infettiva è bassa ma la morbidità è molto elevata, una popolazione di cani che hanno contatto tra di loro si ammala contemporaneamente. L’infezione avviene per vie aerogena, non esiste quindi la necessità di un contatto diretto tra gli animali. Spesso questa tosse secca e produttiva è confusa con una tosse allergica (ad esempio trucioli). In genere vi è una remissione spontanea nel giro di 10-15 giorni nel caso di animali vaccinati in caso di animali non vaccinati il decorso può essere più lungo e necessitare delle cure particolari (antibiotici ecc.) Non è raro che un cane affetto da laringotracheite presenti poi una tonsillite o tracheite cronica che presentano delle difficoltà nella terapia.
3.3.Epatite contagiosa
Si tratta in questo caso di una malattia causata da un virus. Colpisce in modo speciale i cuccioli che possono morire nel giro di ore senza presentare alcun sintomo clinico, la mortalità nel caso di infezione nei cuccioli e di 100%. Non esiste una terapia efficace. Preventivamente si vaccinano i cani.
3.4.Parvovirosi
Si tratta di una malattia da virus molto temuta, colpisce in genere cani non vaccinati specialmente in giovane età, ma anche cani adulti con una protezione insufficiente. L’insorgere di questa malattia è favorito da fattori che indeboliscono l’organismo ed il sistema immunitario del cane come presenza di parassiti intestinali stress in genere ( ad esempio il cambio di proprietario trasporti ecc.) o da altre malattie in corso. Inizialmente i cani affetti rifiutano il cibo e presentano sintomi come vomito ed abbattimento, col passare del tempo presentano poi una diarrea acquosa e sanguinolenta dovuta ad una distruzione importante di tessuti della parete intestinale. In alcuni casi possono essere colpiti anche altri organi (ad es. il cuore). La terapia consiste nell’applicazione di siero contenente anticorpi e una terapia sintomatica base di antibiotici ed infusioni. La prognosi è scarsa, il decorso della malattia può essere molto variabile ed in genere porta alla morte dell’animale. Cani che hanno avuto la parvovirosi sono in genere immuni a questa malattia per tutta la vita. È essenziale sapere che il virus che causa la parvovirosi è uno dei virus più resistenti nell’ambiente, nel terreno ad esempio può essere infettivo fino a due anni. L’unica prevenzione è una vaccinazione di base molto seria ed il richiamo annuale.
3.5.Coronavirosi
Simile a parvovirosi, ma causata da un altro virus a decorso più rapido in genere si possono riscontrare delle infezioni miste di parvo/corona.
3.6.Rabbia
Sarà trattata nel corso sulle epizoozie Dal 1 aprile 1999 non esiste più l’obbligo della vaccinazione per cani residenti in Svizzera, bisognerà comunque vaccinare i cani per andare all’estero.
3.7.Leptospirosi
La leptospirosi è una zoonosi, una malattia quindi che può colpire anche l’uomo. E’ causata da un battere chiamato leptospira, (ne esistono di diverse variazioni sierologiche). L’infezione avviene tramite contatto diretto con urina di animali ammalati o tramite contaminazione di cibi e acqua (ratti, topi). I sintomi possono variare molto a dipendenza della forma sotto cui la leptospirosi si manifesta. Forme atipiche leggere che possono anche passare inosservate o con sintomi non specifici (febbre debolezza). Forme acute che possono portare alla morte del cane entro 72 ore (30% dei casi) che causano una distruzione massiccia di vasi sanguigni, emolisi e nefriti, in questo caso l’urina del cane è molto scura e sul corpo del cane specialmente sulle mucose si trovano delle piccole emorragie. Forme leggere e forme acute possono poi svilupparsi in forme croniche con interessamento di tessuti renali ed epatici. Bisogna ricordare che cani affetti da leptospirosi possono evacuare batteri sull’arco di quattro anni dopo la malattia La terapia è sintomatica, non esiste un medicamento specifico.
3.8.Tetano
Malattia causata da tossine prodotte da alcuni batteri del genere Clostridium presenti nelle feci dai diversi animali. Questi batteri possono riprodursi in ferite in assenza di aria (anaerobi) come punture con chiodi, ferite da morso ecc. Le tossine bloccano alcuni tipi di terminazioni nervose causando dei crampi all’animale affetto. Il tipico quadro clinico è rappresentato da un irrigidimento della muscolatura estensoria degli arti e della testa, irrigidimento che causa una formazione tipica di pieghe alla base delle orecchie. I rischi sono rappresentati specialmente da difficoltà nel movimento della bocca e di deglutizione . La terapia consiste nella somministrazione di siero specifico, penicillina e sintomatica. Non è eseguita regolarmente l’immunizzazione in quanto la malattia è molto rara.
3.9.Malattie introdotte dall’estero
3.9.1.Filariosi cardiopolmonare
Presente nel bacino del mediterraneo ed in nord Italia (risaie). Causata da Dirofilaria immitis, un parassita presente in queste zone. L’infezione avviene tramite punture di moscerini che iniettano nel corpo del cane larve di dirofilaria. Queste larve entrano nel circolo sanguigno e vanno a stabilirsi nel loro luogo definitivo di sviluppo, il tronco polmonare creando così un’ostruzione parziale del vaso sanguigno. La malattia è in genere ed all’inizio asintomatica, nel corso degli anni si sviluppano però dei sintomi che possono variare da respiratori cardiaci o renali. La diagnosi è fatta tramite sierologia, la terapia se riconosciuta in tempo non presenta alcun problema. Per coloro che si recando frequentemente all’estero in zona a rischio vi è la possibilità di eseguire una prevenzione.
3.9.2.Babesiosi,Piroplasmosi
Malattia presente nel bacino del mediterraneo ed in alcune zone autoctone, si tratta di un parassita che è trasportato da zecche i sintomi sono in genere acuti, respiratori o cardiocircolatori e dati dall’emolisi presente. La malattia si può curare con medicamenti specifici se riconosciuta tempestivamente. 3.9.3.Leishmaniosi
Malattia presente nel bacino del mediterraneo, causata da protozoi trasportati da moscerini. Si può manifestare in diverse forme, specialmente con manifestazioni cutanee (orecchie e zampe) in genere senza prurito. La terapia presenta delle difficoltà. In seguito vedremo di trattare alcune malattie dei vari organi, sicuramente ci saranno delle omissioni, quanto elencato non è completo ma sono le malattie più ricorrenti.
4. Malattie non specifiche
4.1.Malattie della pelle
4.1.1. Ectoparassiti (pulci, pidocchi, zecche, rogna)
Pulci e pidocchi sono facilmente riconoscibili ad un esame attento della cute, residui neri simili a sabbia sono sospetti per un’infestazione da pulci, in genere il cane si gratta insistentemente. I pidocchi sono più piccoli delle pulci di colore bianco giallo e stanno generalmente aggrappati al pelo (possono essere confusi con forfora o squame di pelle). La terapia consiste in trattamento antiparassitario sotto diverse forme (bagni, spray ecc.). Molto importante nel trattamento di ectoparassiti come le pulci e il trattamento simultaneo di cane e ambiente in quanto la grande maggioranza di questi parassiti depone le uova in nicchie. Le pulci sono pure veicolo per parassiti come il verme solitario del cane (dipylidium). L’eliminazione di zecche può risultare difficoltosa se non si è abituati ad eseguire questo tipo di lavoro, se la testa della zecca rimane conficcata nella cute può dare seguito a dei granulomi o infezioni cutanee. La zecca funge da veicolo per alcune malattie. Un’infestazione da rogna(sarcoptes o demodex) può essere diagnosticata solo tramite raschiato cutaneo, la terapia in questo caso è specifica ed eseguita con medicamenti che possono anche risultare dannosi per cane padrone ed ambiente.
4.1.2. Eczemi
Spesso con l’arrivo della stagione calda si è confrontati a dover curare degli eczemi. Le cause di questi eczemi sono molteplici ed è importante trovarla in modo da evitare il ripetersi di tali malattie. Fattori che predispongono all’insorgenza di eczemi sono: infestazione da ectoparassiti Allergie (pollini, alimentari, da contatto) Tempo umido Carenze ormonali La pelle si irrita, il cane si gratta, lo strato superficiale protettivo della pelle si ferisce e diventa accessibili ad alcuni tipi di batteri che causano delle infezioni a carattere locale e suppurativo. Il padrone del cane nota un piccola crosta sul pelo se l’animale è parzialmente tosato si può vedere l’estensione esatta della malattia. In generale se riconosciuto tempestivamente, basta una terapia locale con lavaggi di Kamillosan o altri disinfettanti e l’applicazione di creme antibiotiche. In alcuni casi dove esiste in rischio di infezioni sistemiche è necessario ricorrere ad antibiotici per via orale ed eventualmente a degli antidolorifici. Bisogna inoltre impedire al cane di leccarsi, i danni causati in questo modo posso essere di grande entità. La guarigione è da attendersi dopo circa una settimana.
4.1.3.Altre malattie
Altre malattie della pelle a carattere ormonale o malattie da carenza non sono menzionate. 4.2.Malattie dell’orecchio
4.2.1 Corpi estranei
Durante la stagione estiva spesso si riscontrano dei casi in cui dei corpi estranei (in genere fili di erba) penetrano nel condotto uditivo dei cani. La reazione del cane è immediata con scuotimenti vigorosi della testa. A volte l’estrazione del corpo estraneo deve avvenire in anestesia in quanto dolorosa. Se non trattato tempestivamente vi è il rischio di ferimento del timpano. 4.2.2 Otiti Il disagio più importante sono le otiti (batteriche, lieviti, cerume, parassiti). Se non trattate tempestivamente ed a fondo tendono a diventare croniche e di conseguenza intrattabili con medicamenti. Il cane scuote in continuazione la testa e cerca di grattarsi. A volte si assiste a scarico purulento o di colore nero, spesso le orecchie hanno un odore sgradevole.. Un’otite trascurata causa un ispessimento della parete del canale auricolare rendendo così estremamente difficoltosa un’ulteriore cura. Un igiene accurata delle orecchie e un controllo periodico sono necessari. Alcuni cani sono più soggetti di altri a questo tipo di disagio, non tanto per la conformazione anatomica dell’orecchio ma per una predisposizione a malattie della pelle in generale.
4.2.3. Traumi ed ematomi
Traumi all’orecchio,specialmente al padiglione auricolare possono arrecare non poco spavento in quanto sono spesso collegate ad un sanguinamento decisamente copioso, il padiglione auricolare è composta anche da cartilagine, se ferita si rallenta il processo di guarigione Con la presenza di otiti croniche vi è il rischio della formazione di un ematoma dell’orecchio. Le due pareti di pelle che coprono la cartilagine si staccano e si riempiono di sangue o siero infastidendo ulteriormente il cane. La terapia è esclusivamente chirurgica.
4.3. Malattie di denti e gengive
L’insorgenza di carie è praticamente irrilevante nel cane in quanto la conformazione del dente non permette l’accumulo di batteri che causano la carie.
4.3.1. Tartaro
Specialmente nei cani di piccola tagliasi assiste alla formazione di tartaro sui denti in genere canini e molari, questo accumulo di tartaro può risultare dannoso con il tempo per la salute di denti e gengive del cane. Dando cibi che il cane deve masticare si rallenta la formazione di tartaro sensibilmente.
4.3.2. Gengiviti e paradontosi
Con l’accumulo di tartaro le gengive si irritano, il grado di acidità della bocca cambia e si creano delle infezione a carattere locale delle gengive e dei colletti, che oltre a mettere in pericolo la salute dei denti mette in pericolo la salute del cane. Infatti con questo accumulo di batteri vi è il rischio che alcuni passino nel sangue causano poi malattie cardiache, renali o addirittura il tetano. La terapia consiste nell’eliminazione meccanica del tartaro, trattamento con antibiotici adatti e igiene orale preventiva.
4.3.3. Fratture
Spesso si assiste a fratture specialmente dei canini a seguito di gioco con sassi ed altro oggetti o a seguito di liti violente. Se il canale radicolare risulta aperto (il dente sanguina) è necessaria un’otturazione in modo che non avvenga un’infezione della radice che metterebbe in pericolo la salute del dente.
4.4.Malattie dell’occhio
4.4.1 Congiuntiviti
Congiuntiviti sono frequenti. Spesso sono causate da polvere, piccole ferite, anormalità anatomiche dell’occhio. Sintomi principali sono, dolore, lacrimazione eccessiva e arrossamento della congiuntiva (l’occhio in se è normale) Prima di trattare un occhio con dei medicamenti bisogna essere certi che non vi siano dei corpi estranei e tantomeno delle lesioni della cornea. Lesioni della cornea possono essere anche difficilmente riconoscibili senza un’attrezzatura adatta allo scopo. Avendo escluso corpi estranei e ferite, bisogna eseguire una pulizia accurata dell’occhio con acqua borica, soluzione fisiologica o camomilla tiepida, se il disagio dopo alcuni giorni persiste e necessario trattare con delle creme antibiotiche.
4.4.2.Catarrata
Durante il normale processo di invecchiamento dell’occhio e del cane la lente si opacizza (cataratta) rendendo difficoltosa la vista per il cane. Esistono anche alcuni tipi di cataratta che sono causati da altri disagi come il diabete o un aumento della pressione interna dell’occhio. In genere non vi è una terapia specifica medicamentosa per la cataratta, se totale o unilaterale si può asportare chirurgicamente la lente affetta. 4.4.3. Cheratocongiuntivite
In alcune razze di cani esiste un predisposizione all’insorgenza della ceratocongiuntivite secca (KCS), si tratta di una forma di congiuntivite accompagnata da cheratite, la terapia è da eseguirsi con dei medicamenti specifici e se non curata può avere delle conseguenze catastrofiche per la vista del cane
4.4.4.Traumi
Traumi oculari non sono assolutamente da sottovalutare e vanno immediatamente sottoposti ad un veterinario.
4.4.5.Ectropio/Entropio
Si tratta in questo caso di una malformazione anatomica delle palpebre (ruotate eccessivamente verso l’interno o verso l’esterno) sono causa di disturbi come congiuntiviti croniche o erosioni corneali causate dai peli che continuamente sfregano sulla cornea.
4.5.Malattie dell’apparato respiratorio
Malattie del sistema respiratorio possono interessare la parte superiore (che si trova all’esterno del torace) o la parte inferiore (che si trova all’interno del torace). Nel caso dovessimo essere di fronte ad un animale che respira male è bene osservare come respira, se fa più fatica ad inspirare è probabile che il problema respiratori sia situato all’esterno del torace, (trachea, gola). Se invece il cane fatica ad espirare allora è molto probabile che il problema principale si trovi all’interno del torace, (tessuto bronchiale o polmonare). La presenza concomitante di rigurgito è pure molto importante, spesso questo rigurgito è confuso con vomito in realtà si tratta di particelle di cibo o catarro che non vanno più in la della gola
4.5.1. Tonsilliti, tracheiti, laringiti
Molto frequentemente si riscontrano delle tracheite e delle tonsilliti, specialmente in cani di piccola taglia i quali sono più esposti a polvere ecc. Esercitando una piccola pressione sulla laringe in cane inizierà a tossire segno che questa zona è irritata. A dipendenza della gravità con cui sono colpiti i cani presentano tosse secca ed eventualmente rigurgito, in alcuni casi rifiutano addirittura il cibo. La terapia è da farsi con la somministrazione di antibiotici nel caso di infezioni da batteri.
4.5.2. Broncopolmoniti
Vere e proprie polmoniti sono piuttosto rare nel cane, spesso sono causate da metastasi dovute a tumori (spec tumori alle ossa), la loro cura è molto difficile e la prognosi rimane comunque incerta.
4.5.3.Traumi
Traumi polmonari o toracali in genere rappresentano un caso urgente e comunque da sottoporre ad un veterinario, le conseguenze possono essere catastrofiche se l’animale non è curato in modo tempestivo. 4.6.Malattie dell’apparato circolatorio
Malattie cardiache o dell’apparato circolatorio in generale sono estremamente frequenti nei cani, alcune sono presenti sino dalla nascita. Il loro riconoscimento precoce è difficile e si può fare solo auscultando il cuore del cane. In genere si tratta di difetti valvolari o aritmie che portano ad un affaticamento del cuore dell’animale. 4.6.1. Insufficienza cardiaca
Sintomi principali di patologie cardiache sono, affaticamento, perdita di prestanza, tosse fievole e produttiva, difficoltà respiratorie,, versamenti addominali ecc. La terapia di malattie cardiache è estremamente importante specialmente in quei casi dove l’insufficienza cardiaca è così forte da creare una serie di disagi concomitanti. Alcune patologie sono congenite e richiedono l’immediata esclusione dei soggetti affetti dall’allevamento. La terapia di patologie cardiache non è solo medicamentosa ma comporta anche una dieta bilanciata e povera di sali.
4.7.Malattie dell’apparato digerente
Disturbi all’apparato digerente sono tra i casi più frequenti di visita dal veterinario. Possono manifestarsi in forma acuta di vomito e/o diarrea od in forme croniche. Lo stato generale del cane può essere disturbato come normale nei casi più lievi. Le causa possono essere molteplici ed è per questa molteplicità delle cause che è molto importante rilevare un’anamnesi corretta (cambio di cibo, ultima cura vermi, esposizione a cani ammalati ecc.)
4.7.1.Gastroenterite
Inizia generalmente con episodi di vomito di schiuma bianca o gialle accompagnate da scariche di diarrea, con o senza alterazione dello stato generale del cane. La terapia consiste dapprima nel togliere il cibo per 24 ore dando solamente dell’acqua. In soggetti giovani o molto magri vi è un rischio imminente di disidratazione (lo stato di idratazione del cane è controllato tramite una piega di pelle) Gastriti o gastroenteriti croniche sono estremamente difficili da curare, la diagnosi in questo caso deve essere precisa, non esiste una terapia unica e sicura. Bisogna notare che nella maggiore parte dei casi si tratta di intossicazioni alimentare o di diarree dovute a maldigestione del cibo o parassitosi.
4.7.2.Stitichezza
Come esistono i problemi di diarrea esistono pure problemi inversi e cioè do stitichezza specialmente in soggetti molto grassi e con poco moto, o in cani che ricevono regolarmente delle ossa in questo caso il cane si mette in posizione come se volesse defecare ed espelle solo una piccola quantità di liquido. In questo caso la stitichezza può essere confusa con diarrea. In genere bastano uno o due cucchiai di olio di paraffina per risolvere casi lievi, in casi gravi dive vi è già un’alterazione dello stato generale del cane si necessita l’intervento di un veterinario.
4.7.3 Insufficienza pancreatica
In alcune razze di cani si può riscontare frequentemente un’insufficienza del pancreas, gli enzimi necessari alla digestione non sono prodotti così che il cibo non può essere digerito normalmente, il soggetto deperisce nonostante l’appetito smisurato e le feci sono voluminose e gialle (presenza di grasso non digerito). La terapia consiste nella sostituzione di enzimi (tramite capsule) e la cura precisa dell’alimentazione, in questo modo il cane può in genere condurre una vita normale.
4.7.4.Malattie del fegato
In genere si tratta di tumori o alterazioni dovute ad intossicazioni, i sintomi sono molto variabili e la terapia si orienta a seconda della causa.
4.7.5. Occlusioni
L’apparato digerente ü pure soggetto ad occlusioni tramite corpi estranei ingeriti erroneamente dal cane come ossa, palline ecc. in questo caso la terapia è chirurgica. Nel caso fosse presente vomito e tenesmo( il cane si mette in posizione per defecare più volte, lamentandosi, senza risultato) non bisogna escludere la presenza di un’occlusione
4.7.6 Torsione Gastrica
La torsione gastrica rappresenta l’urgenza per eccellenza ed è temuta dai proprietari di cani di taglia grossa, in questo caso per vari motivi lo stoma pieno del cane si torce lungo lasse longitudinale ostruendo le due uscite e creando una fermentazione di cibo che porta in breve tempo al rigonfiamento dello stomaco all’interno dell’addome “strozzando” i vasi sanguigni e creando delle necrosi e dei problemi circolatori che se non risolti possono portare alla morte del cane in breve tempo.
4.8.Malattie del tratto urogenitale
4.8.1 Cistite
Infezione delle vie urinarie sono piuttosto frequenti, specialmente nei soggetti di sesso femminile, in questo caso si tratta di cistiti di origine batterica che possono essere curate tempestivamente con degli antibiotici. Sintomi principali sono una colorazione rosa dell’urina, il cane urina frequentemente a piccole porzioni e con dei leggero dolori.
4.8.2 Piometra
Negli animali di sesso femminile si può riscontrare una patologia dell’utero, dovuta in genere a delle infezioni batteriche, la cosiddetta endometrite o piometra, in questo caso l’utero si riempie di pus ed è a volte necessaria l’asportazione chirurgica. I sintomi premonitori di questa patologia sono PU/PD con o senza scarico vaginale purulento.
4.8.3 Malattie della prostata
I cani di sesso maschile spesso soffrono specialmente in età avanzata di ipertrofia della prostata che può portare a difficoltà di defecazione (in casi avanzati) o ad urina con sangue, la terapia in questo caso consiste nella castrazione del cane accompagnata da terapia con antibiotici.
4.8.4.Calcoli
A volte si possono riscontrare dei calcoli vescicali o uretrali dovuti a sbilanciamenti nella composizione dell’alimentazione o a infezioni croniche, In questo caso è estremamente importante analizzare l’urina affinché si posso trattare un’eventuale infezione batterica e correggere l’alimentazione. In alcuni casi non è necessaria l’asportazione chirurgica del calcolo ma basta una giusta alimentazione. Calcoli che si spostano nell’uretra di cani maschi possono portare a ostruzione delle vie urinarie con conseguenze molto gravi sull’organismo.
4.9.Malattie del sistema endocrino
4.9.1 Diabete mellito
Esistono diverse malattie del sistema ormonale ma penso valga la pena di trattare solo il diabete mellito. In alcune razze di cani il diabete è molto frequente( barboncino). Il diabete è caratterizzato da una mancanza di insulina nel sangue del cane. L’insulina è un ormone prodotto da cellule specializzate del pancreas ed è responsabile per l’assorbimento del glucosio (del nutrimento) dal sangue. La mancanza di questo ormone causa un’iperglicemia e uno stato di fame delle cellule del corpo. Sintomi principali sono PU/PD, cataratta, ingrassamento, stati di debolezza. Se non curato il diabete può sfociare in conseguenze molto gravi per l’organismo. Morte lesioni renali, lesioni cutanee, lesioni epatiche. La terapia consiste nella somministrazione di dosi esatte di insulina e nel controllo rigoroso dell’alimentazione e dell’urina. Va ricordato che il calibrare cibo e insulina è un lavoro molto lungo molto costoso, ogni stato di stress del cane può sbilanciare questo equilibrio.
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Aspetto Generale del Bulldog Inglese: -
Il Bulldog inglese appare armoniosamente proporzionato. Il Bulldog inglese presenta, proporzionatamente, grandi masse muscolari con una forte ossatura. Visto frontalmente la distanza tra il petto e il terreno deve essere uguale alla distanza intercorrente tra gli arti anteriori formando un quadrato perfetto. Il Bulldog Inglese è corto, brevilineo, con la testa proporzionatamente grande e piatta. La testa del Bulldog inglese è rettangolare,vista di fronte appare quadrata , il muso è corto, rincagnito. Visto dall' alto il Bulldog inglese evidenzia la tipica forma a pera, visto lateralmente il caratteristico dorso di carpa, esattamente sopra i reni. Gli arti posteriori del Bulldog Inglese sono forti visibilmente più lunghi degli arti anteriori, il ventre è retratto, la coda, attaccata bassa, non è lunga, però neanche troppo corta, mai portata sopra la linea dorsale, a manico di pompa oppure anche a cavaturacciolo se non provoca stati patologici, gli occhi sono distanziati, rotondi e assolutamente neri, lo sguardo del Bulldog inglese è intenso, dolce e profondo, le orecchie, attaccate in alto, leggere a rosa possibilmente lontane tra loro nonchè dagli occhi.Caratteristico del Bulldog Inglese è il lay-back, il tartufo è nero. Una linea immaginaria attraversa gli occhi e la sommità del tartufo. I colori tradizionali del mantello del Bulldog inglese sono il bianco e il rosso. Il Bulldog inglese è brachicefalo e brachimorfo.
Original Bulldog Club
L' Estinzione del Bulldog Inglese
Premetto che questa è un' analisi storica ed in quanto tale cerca di essere aderente ai fatti.Premetto che, con ogni probabilità, l' unico che conosce realmente la Storia dell' Original Pure Breed Bulldog sia il grandissimo Mr. Les Thorpe e che le mie sono, comunque, solo supposizioni. Tra i fattori che potrebbero averne causato l' estinzione, a mio avviso, possiamo ravvisare: la persecuzione scatenata nei suoi confronti durante il 19° secolo, le oggettive difficoltà prodotte dal suo allevamento, le richieste del mercato di bulldog ipertipici,la necessità di ottenere un maggior numero di cuccioli, anche se non purissimi. Purtroppo anche in questo caso le informazioni che giungono sopra il Bulldog Inglese sono piuttosto contradditorie. Più profondamente non credo che movimenti di opinione sicuramente circoscritti riguardanti la eccessiva aggressività del Bulldog ( la tendenza a colpire la faccia, ad attaccare altri cani e la sua nota abilità nel prendere e uccidere i gatti, anche quelli del vicino di casa ), oppure le sue antiche origine asiatiche ( fermenti nazionalisti di fine '800), possano giustificarne la scomparsa anche perchè il Bulldog Classico del 20° secolo cerca , senza riuscirci, di colpire in faccia, cerca, senza riuscirci, di prendere il gatto, e spesso il maschio è litigioso con altri maschi. Inoltre il Bulldog, osservando i dipinti dell' epoca, non sembra un cane di per sè incontrollabile o troppo aggressivo, ad esempio quando non è raffigurato con l'uomo. Infatti, in molti disegni dei combattimenti possiamo notare che l'uomo è il vero protagonista, con la sua eccitazione, del dipinto e del combattimento. Era quindi necessario portare il Bulldog in uno stato di eccitazione assolutamente esasperata per costringerlo a combattere. Il Bulldog, di conseguenza, non doveva essere un cane cattivo, insensibile o incontrollabile, anzi..., però doveva essere facilmente eccitabile e soprattutto doveva essere molto sensibile alla eccitazione del suo padrone. Quindi non direi che ci sia stato un reale sforzo di trasformazione dell' Original Purebred Bulldog da parte degli eccezionali Allevatori Inglesi, che, di solito , raggiungono rapidamente e scientificamente i loro obiettivi. Invece, il Bulldog era classificato come razza da combattimento fino a pochissimi anni or sono. Effettuando una ipotesi molto personale possiamo dire, per certo, che nel 1835 divennero illegali i combattimenti e che l' evoluzione della razza verso un cane sempre più performante subì una brusca interruzione. Sappiamo che Philo Kuon preoccupato per questa rapida involuzione, anche numerica, cercò di fissare le caratteristiche del Bulldog Originale di Razza Pura utilizzando due famosi dipinti antecedenti il 1835. Sappiamo, inoltre, che, al contrario, il Bulldog era un cane leggendario e che era richiesto in tutto il mondo proprio per la sua abilità nel combattimento e nel lavoro, a tal punto che formando nuove razze, per essere sicuri del risultato veniva quasi sempre introdotto il migliore sangue Bulldog, come ad esempio nel Boxer. A questo punto risulta più plausibile cercare di comprendere le ragioni che portarono, in una tale situazione di mercato, con intense esportazioni, a rimanere, infine, con pochi Riproduttori di valore ( questi non dovevano più superare il probante esame del combattimento dove veniva realmente misurata la capacità di performance così come le medicine introdotte da Philo Kuon: lo Standard di Razza, le Esposizioni Canine e i Giudizi dei Giudici, troppo mutevoli, inadeguate o addirittura inattuabili, si rivelarono, invece, una lama a doppio taglio ) e, soprattutto, ad avere troppo poche femmine che assomigliassero a Rosa. In questa condizione critica potrebbe, a mio giudizio, essersi reso necessario, utilizzare altre fattrici, meno pure oppure di Carlino, Dogue de Bordeuax o Mastiff non con l'obiettivo di trasformare l' antico combattente ( considerato il migliore cane del mondo ), ma al contrario nel tentativo di modificarlo il meno possibile riuscendo a produrre un numero adeguato di cuccioli. Anche per questa per tendenza, a mio avviso, degli abilissimi Allevatori Inglesi il Bulldog Classico non è così differente dal Bulldog Originale come sembrerebbe, nonostante siano passati due secoli. Riassumendo: questa ipotesi di ragionamento individua nel mercato dei Riproduttori e , soprattutto, nelle Esposizioni Canine le principali cause della apparente scomparsa dell' Original Pure Breed Bulldog. Le ipotesi sul perchè e sul per come potrebbero essere infinite, però, l' unico dato storicamente accertabile, purtroppo, è che dopo 700 anni di Storia con combattimenti, invasioni barbariche, carestie, guerre e malattie furono sufficienti 20 anni di Esposizioni Canine, durante i quali non ci furono nè guerre e nè malattie, per determinarne la estinzione. Magari a Londra qualcuno voleva sottolineare il potere della capitale sul resto dell' Impero, oppure si resero semplicemente conto che il Bulldog rappresentava un ottimo business, ma avendo già venduto i riproduttori di qualità e le fattrici simili a Rosa, non rinunciarono al facile guadagno, a discapito degli allevatori delle contee rurali e dei cinofili, strumentalizzando le Esposizioni Canine e lo Standard di Razza, introducendo rapidamente quello che definirei il Bulldog di Londra, esteticamente un bellissimo cane( teoricamente avrebbe dovuto essere nei limiti del possibile assomigliante al Bulldog Originale, per batterlo in Esposizione senza destare sospetti, e, poi, modificare lievemente lo Standard, ma i due cani diventavano sempre più diversi), però era un Bulldog sostitutivo, con un futuro incerto, frutto di una selezione improvvisata o forzatamente affrettata, in definitiva, non abbastanza testato ( perchè dar credito ad un cane poco testato se si possiede il cane più testato del mondo? ), e con un carattere simile. Non a caso il Bulldog di Londra si è vantato fino a pochi anni fa di essere l'unico cane ad avere mantenuto lo stesso spirito e coraggio del Bulldog Originale. Quest' ultimo, battuto e offeso( le Esposizione Canine sancirono la ineluttabile vittoria del Bulldog di Londra e conclusero la Storia del Cane Migliore del Mondo per il quale le stesse erano state create, unitamente allo Standard di Razza), dalla sua stessa brutta copia, essendo colpevole di appartenere agli allevatori delle contee rurali o a qualche cinofilo, si rifugiò nel Lincolnshire ( una regione pianeggiante e molto ventilata), dove la Tradizione ne garantiva la sopravvivenza, dove era incominciata la sua lunga Storia, nel 13° secolo, lontano da Londra, dal Business e dalle Esposizioni Canine.